Altitudine

250 m slm

Superficie

32,78 Km2

Abitanti

5.110

Densità

155,89 ab/Km2

CAP

89037

Nome abitanti

ardoresi

Santo patrono

San Leonardo

Giorno festivo

6 novembre

 

Panorama Ardore MarinaÈ distinto in due nuclei urbani: Ardore, posto su un pianoro all'interno, a cinque chilometri dalla costa, e Marina di Ardore sullo Jonio.
La provenienza del nome è tuttora incerta, le ipotesi più probabili tendono a farlo risalire dal latino "Ardor" o dal greco "Ardo" (bagnare, significato che troverebbe riscontro nell'essere il territorio bagnato dal Mare Jonio). Secondo un'altra ipotesi il nome avrebbe origine greco-bizantina.

Quest'ultima  congettura sarebbe confortata dal fatto che il paese ebbe origine verso il mille come Gerace di cui Ardore nei primi tempi era un villaggio. L'origine del popolo ardorese, sarebbe, al pari del geracese, non greca, ma italo bizantina.

Il borgo antico di Ardore, raccolto su una collinetta tra due valloni, offre al turista notevoli vestigia del suo passato, non solo attraverso l'imponente castello e la Porta Maggiore (XVII secolo), la splendida piazza Umberto I che ha una “rosa dei venti” disegnata nella pavimentazione e alcuni palazzi nobiliari. Tra le stradine, interrotte da lamie e scalinate, s’incontrano le chiese di San Rocco e di Santa Lucia. Più giù la porta del "Dongione”, la prima del paesino fortificato, che ripara il sarcofago del duca Gambacorta.

Castello feudaleIl Castello Feudale, costruito dai baroni di Ardore prima del 1600, è un edificio quadrato con quattro torri ai quattro angoli, due rotonde e due quadri. Nel fondo di queste si aprivano dei trabocchetti che, per vie sotterranee andavano a mettere capo, secondo la tradizione, in diversi e lontani punti del territorio, e uno di essi, quello a sud, al Castello Feudale del vicino Bovalino. Il Castello era ben fortificato, nelle torri e nelle mura si vedono, ancora, molte feritoie e, sino al 1847 si conservavano due colubrine. Tra il ponte levatoio e la facciata principale esisteva un bel giardino, che nel 1882 fu espropriato per ingrandire la Piazza Umberto I. Il Castello di Ardore era considerato tra i migliori del circondario.

Esistono ancora in prossimità della Frazione Bombile i ruderi di un convento degli eremiti di sant'Agostino, fondato prima del 1502. Altri pochi avanzi di un convento di Domenicani esistono nella Contrada Salvatore. Si dice che Tommaso Campanella abbia trovato asilo, per qualche tempo in quel Cenobio. Esiste il sarcofago del primo Duca di Ardore, Orazio Gambacorta.

Notevoli ritrovamenti archeologici, costituiscono l'attrattiva del paese e attestano senza ombra di dubbio l'antichità dell'abitato. In diversi punti del territorio furono rinvenute, in occasione di lavori campestri, monete antiche, e segnatamente molte monete locresi con l'effigie di Giove, di Minerva, di Proserpina,  dei Dioscuri. Oltre a queste si rinvennero parecchie monete sicule, specie siracusane. Fra i reperti rinvenuti nella zona ricordiamo un interessante sarcofago, attualmente conservato nel Museo Nazionale di Reggio Calabria.

La frazione San Nicola è il punto più alto del comune di Ardore e, probabilmente, il più antico. Nata in epoca paleocristiana, la frazione si è sviluppata nel periodo bizantino. Dalla frazione San Nico la si può risalire, in una sequenza di querce secolari, il promontorio Varraro: da qui si possono godere splendide vedute panoramiche che spazia no dal mare Jonio al massiccio dell’Aspromonte.

 

Chiesa MatriceAd Ardore vi sono numerosissime chiese. La Chiesa Matrice, fondata in epoca imprecisata che fu elevata ad arcipretura nel 1693, sorge nel Centro Storico di Ardore di fronte al Castello Feudale; essa è dedicata a San Leonardo da Limoges e Santa Maria di Lautrenta. Al suo interno vi è l’altare marmoreo del SS. Sacramento realizzato a Napoli nel sec. XVIII da una rinomata bottega artigianale.

Splendida per la sua singolare posizione geografica, arroccata in cima a una collinetta vi è Bombile: la sua ricchezza è il santuario della Madonna della Grotta. Ha origini bizantine, tuttavia l’impostazione architettonica è di tipo latino poiché fu completamente ricostruita nel XVI sec. La chiesa è situata in un ampio vano a croce latina scavato nella roccia arenaria, per cui ali esterno è visibile solo la facciata. Il portale di ingresso realizzato in pietra locale è datato 1758. Di poco antecedente, l’altare maggiore (1751) realizzato in marmi policromi intarsiati sul quale è collocata la statua della Madonna della Grotta, di bottega gaginesca datata 1508 e proveniente dalla distrutta chiesa del vicino monastero degli Agostiniani. Quest’ultimo sorgeva a poca distanza dall’attuale santuario: se ne possono vedere i ruderi delle celle e i resti della chiesa.

Chiesa contrada GiudeoAd un chilometro dal centro di Ardore Marina, in contrada Giudeo, si trova una chiesetta, ad un’unica navata, di antica origine (sarebbe stata costruita tra il 1630 e il 1635 sulle rovine di un preesistente monastero), un tempo cappella gentilizia del Barone di Palazzi. La chiesa conserva dipinti antichi e stendardi che risalgono probabilmente alla conquista napoleonica. Ha subito diversi rimaneggiamenti, ma sotto l’attuale campanile presenta ancora una calotta di mattoni di varie dimensioni, misti a cocci disposti in taglio, che sembra essere il catino absidale della costruzione primitiva orientata. Nelle più recenti ristrutturazioni è stato rimosso il controsoffitto, sostituite le vecchie travi con delle capriate in legno e sono state stonacate la facciata ed il campanile, riportando la chiesetta al suo originario prospetto in pietra.

Piazza di Ardore MarinaLa zona da un punto di vista agricolo è molto ricca.

Ad Ardore Marina nel 1913 fu edificata una Chiesa dedicata a Santa Maria del Pozzo, tale denominazione deriva dal fatto che essa era sorta nella contrada “Pozzicello”. All’interno vi sono numerose statue, tra queste, quella di maggiore pregio, e la statua della Madonna del Pozzo.

Altre chiese, di non minore importanza storica, sono situate nelle frazioni del paese. San Nicola dei Canali situata a San Nicola è di antichissima fondazione. La Chiesa del Carmine in contrada  Limachi presso la frazione Schiavo è stata costruita nel settecento.

LungomareDella Chiesa del SS. mo  Salvatore edificata in contrada  Salvatore intorno al sec. XV rimangono pochi resti che giacciono in uno stato d’abbandono.

Ardore Marina sorse nella seconda metà del secolo scorso, in concomitanza con l’inizio dei lavori per la costruzione della ferrovia sul litorale Jonico. In breve tempo divenne l’agglomerato urbano più popoloso e più attivo per iniziative commerciali tanto da superare quello del paese antico al quale resta il Centro Storico.

La Leggenda, tramandataci da uno studioso del secolo scorso, lo storico Spanò Bolani, che l'aveva attinta da un manoscritto della Biblioteca del castello (manoscritto andato poi disperso), narra che il centro abitato di Ardore ebbe origine da Odore, ridente paese greco, che sorgeva sul lago omonimo, vicino al vulcano « Tre Pizzi », allora attivo. Quando poi avvenne che, in epoca indeterminata, il piccolo centro fosse distrutto, col suo lago, da una violenta eruzione del vulcano, ai superstiti non rimase altra via di scampo, che quella di stabilirsi nell’altopiano a sud-est dove oggi sorge la cittadina di Ardore. La quale, perciò, in memoria dell'antico abitato, assunse il nome attuale, insieme al Gonfalone.

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